Trattamenti ortodontici bambini

Nei bambini dai 6 agli 11 anni è bene valutare le problematiche scheletriche, funzionali e parafunzionali. È cura dell’ortodontista, magari assieme con altri specialisti – il pediatra in primis, ma anche l’otorinolaringoiatra, il logopedista – decidere quale percorso terapeutico sia meglio attuare per il bambino al fine di garantirgli una crescita armonica dei mascellari.

Se sei interessato a un piccolo approfondimento leggi: “Perché l’ortodonzia è importante per i denti dei bambini?”

  • Anomalie dei frenuli
    anomalie dei frenuli

    Il frenulo labiale superiore è una struttura mucosa che connette il labbro superiore alla papilla palatale alla nascita, per poi spostarsi con la crescita in alto fino alla mucosa alveolare.

    La persistenza di un inserzione bassa del frenulo è una situazione patologica che causa alterazioni:

    1. estetiche, dato che si accompagna a uno spazio tra gli incisivi centrali
    2. parodontali, poiché la permanenza del frenulo impedisce la formazione delle fibre che tengono uniti i denti – le fibre transettali
    3. funzionali, riducendo la mobilità del labbro

    Anomalie dei frenuli possono essere risolte con un intervento di frenulectomia che può essere  effettuato sia con tecniche tradizionali sia con tecniche laser, sfruttando la tecnologia del Laser a Diodi; quest’ultimo approccio presenta numerosi vantaggi:

    • Assenza di sanguinamento per l’effetto emostatico
    • Ottima visibilità̀ durante l’atto operatorio data l’assenza di sanguinamento
    • Assenza di necessità di sutura
    • Precisione e massimo controllo delle incisioni
    • Effetto decontaminante
    • Effetto antalgico
    • Guarigione più̀ rapida per effetto biostimolante del laser
    • Tempo di lavoro breve in media 10/15 minuti
  • Palato Stretto
    palato stretto

    Lo scarso sviluppo trasversale del palato è una malocclusione che si riscontra frequentemente in età infantile.

    Le possibili conseguenze del palato stretto sono:
    – difficoltà di eruzione degli incisivi permanenti superiori;
    – morso crociato;
    – deviazione mandibolare
    – problematiche respiratorie

    E’ importante intervenire il prima possibile per sfruttare la grande potenzialità di crescita che ha il mascellare superiore a questa età.

  • Denti Affollati
    denti affollati

    La discrepanza tra le basi ossee che devono accogliere i denti permanenti e questi ultimi determina denti affollati.

    Di conseguenza si può avere:
    – difficoltà di eruzione dei denti;
    – difficoltà nel mantenimento dell’igiene orale con conseguente infiammazione gengivale;
    – sorriso poco piacevole;
    – difficoltà di masticazione.

    L’intervento a questa età, con o senza estrazioni seriate, permette l’allineamento dei denti evitando l’aggravarsi degli effetti del malposizionamento e regalando al bambino un sorriso esteticamente più gradevole.

  • Denti sporgenti II classe
    denti sporgenti 2 classe

    Denti fortemente inclinati in avanti sono maggiormente suscettibili a traumi e causano spesso problemi di autostima nel bambino.

    Le cause, talvolta concomitanti, dei denti sporgenti sono:
    – abitudini viziate (es: succhiamento del dito);
    – mancanza di spazio;
    – mandibola più corta rispetto al mascellare superiore.

    Per evitare le conseguenze sopracitate risulta pertanto necessario intervenire, al fine di ridurre la distanza tra i denti superiori e gli inferiori.

  • Morso inverso anteriore III Classe

    Quando i denti inferiori chiudono davanti rispetto ai superiori si parla di morso inverso anteriore.

    Tale condizione è dovuta o ad uno scarso sviluppo del mascellare superiore o ad un eccessivo sviluppo della mandibola, ovvero ad entrambe le situazioni.

    Nel caso di iposviluppo del mascellare superiore l’intervento precocissimo è imperativo per sfruttare le potenzialità di crescita delle suture.

  • Sorriso Gengivale
    sorriso gengivale

    Il sorriso gengivale, ovvero la maggiore esposizione di gengiva quando si sorride, è dovuta in parte allo sviluppo del viso, in parte a malposizioni dentali.

    E’ competenza dell’ortodontista valutare quale delle due componenti è predominante e mettere in atto le terapie più adeguate.